Etichettatura ambientale degli imballaggi: l’obbligo dal 1° gennaio 2023


Le aziende che commercializzano imballaggi e merci imballate di qualsiasi natura sul territorio nazionale hanno tempo fino al 31 dicembre 2022 per mettersi in regola e adempiere all’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha emanato il decreto di adozione delle “Linee Guida tecniche per l’etichettatura ambientale degli imballaggi”, al fine di aiutare le imprese a fornire in maniera chiara e corretta le caratteristiche ambientali dei propri imballaggi, aumentando al contempo la consapevolezza dei consumatori rispetto al destino finale dei rifiuti.

L’etichettatura ambientale degli imballaggi consiste nell’applicare un’etichetta su tutti gli imballaggi immessi sul mercato italiano, per facilitarne la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio. L’etichetta fornisce, infatti, informazioni sia sulla composizione degli imballaggi, sia sul loro corretto smaltimento da parte del consumatore.

Le linee guida recepiscono le indicazioni della Commissione Europea in tema di rafforzamento del ricorso alla digitalizzazione delle etichette con l’obiettivo di facilitare l’aggiornamento delle indicazioni ed evitare barriere al mercato interno.

Per gli imballaggi privi dei requisiti di etichettatura già immessi in commercio o sprovvisti di etichettatura alla data del 1° gennaio 2023 vi è la possibilità di commercializzazione fino ad esaurimento delle scorte.

La sanzione amministrativa va da € 5.000 a € 25.000

https://www.conai.org/notizie/pubblicato-il-decreto-che-definisce-le-linee-guida-sulletichettatura-ambientale-degli-imballaggi/

CONAI, inoltre, ha elaborato e reso disponibile sul suo sito web un tool informatico: e-tichetta. Si tratta di uno strumento di supporto pensato per aiutare le imprese a costruire, in modo autonomo, l’etichettatura ambientale.

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